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Grinta. Coraggio. Orgoglio. Carattere. Emozioni contrastanti, concentrazione e determinazione; Padova – Virtus Francavilla è stata una partita di calcio, anche molto divertente ma chi l’ha vissuta, in campo e fuori, ha assistito a molto di più, ad uno spettacolo. Uno spettacolo fatto di tanti piccoli momenti, di cuore, di passione, di tecnica, di lotta e di voglia di vincere, ed infine di onore; tanto, tantissimo onore per un gruppo di ragazzi protagonisti assoluti nel rettangolo di gioco, e grandi, già decisamente grandi a dispetto di ciò che recita la loro carta di identità.

Le premesse della gara dicono vincere con due gol di scarto, necessari per proseguire quel sogno già ampiamente diventato realtà, ed il palcoscenico del Silvio Appiani, impianto che ha visto nei primissimi anni 90′ un certo ragazzino di nome Alessandro Del Piero dare dimostrazione della propria immensa classe, è una cornice ideale per le grandi imprese.

Il primo tempo parte con il Padova che non ha voglia di offendere, tanto la partita la devono fare gli altri ed i ritmi nei primi 10 minuti sono decisamente bassi. Poi al 12′ Gerthoux, uno dei grandi protagonisti di questa doppia sfida, cambia marcia e si invola verso l’area biancazzurra lasciando partire un diagonale su cui Vaglica, giusto per rimanere in tema di protagonisti, si fa trovare pronto neutralizzando il tiro. I biancoscudati iniziano a prenderci gusto e continuano a mantenere il possesso senza però scoprirsi alle ripartenze dei biancazzurri.

Al 17′ Telesi va via sulla sinistra e serve in area Rosso, ma è perentorio l’anticipo dei nostri difensori sul tentativo a botta sicura del numero 9 veneto; al 21′ Gerthoux porta bene la palla al piede nei pressi della 3/4, poco prima di entrare in area ancora Rosso lo anticipa provando il tiro a sorpresa, palla che coglie in pieno la traversa e si allontana fortunatamente senza pericoli. La risposta della Virtus è affidata a Pavone che al 22′ prova la girata in area, la conclusione però non è particolarmente insidiosa e Castaldo blocca con sicurezza. Un minuto dopo però il Padova fa tremare il popolo biancazzurro; Telesi buca letteralmente la nostra retroguardia, diagonale a tu per tu con Vaglica troppo largo e palla che sfila lontano dal palo destro della porta.

I ragazzi in campo soffrono, soffre la panchina ed i sostenitori sugli spalti; il Padova appare in pieno controllo della gara ma i biancazzurri restano ancora stramaledettamente in corsa per riaprire le sorti della doppia sfida. Al 28′ sempre Telesi, in area da buona posizione, prova il diagonale sul quale Vaglica è strepitoso nella respinta mettendo in angolo. Al 33′ è bravo Sozzo a recuperare una palla nei pressi della metà campo ed a portare avanti il contropiede verso l’area veneta; ai 25 metri il nostro dieci prova a calciare verso la porta, ma la conclusione è imprecisa e termina sul fondo.

La prima frazione sembra volgere al termine, ed il Padova molla la presa; ed è qui che viene fuori il cinismo dei biancazzurri; punizione al secondo dei tre minuti di recupero ordinati dal direttore di gara; batte manco a dirlo Massagli che pennella bene in area, la difesa biancoscudata respinge e da fuori area è pronto Palmisani che calcia bene verso la porta, ma trova l’opposizione della difesa del Padova che devia il tiro in angolo. Qui succede quello che non ti aspetti, o almeno quello che non si aspettano quelli del Padova; si, perché tutta la difesa veneta si schiera bene in copertura sui biancazzurri più prestanti, Sozzo è li, gli devi dare attenzione, ma non come a Pavone o a Palmisani; palla in area e tra tante teste sbuca, in prossimità dell’ area piccola, quella proprio di Sozzo, che pare avere due molle sotto i piedi; colpo di testa verso il palo destro della porta difesa da Castaldo che resta immobile come tutti i giocatori presenti in quell’ area di rigore; gol, l’ottavo per l’esattezza di cui ben tre di testa; non male per un ragazzino che fisicamente ricorda più Pirlo o Messi.0-1 e l’ Appiani diventa improvvisamente il Giovanni Paolo II ed i pochi, ma straordinari sostenitori biancazzurri esplodono in una incontenibile gioia, che pare siano 400 anziché 40.

Finisce così la prima frazione di gara e, per l’ennesima volta, tutto va secondo i piani dello stratega Orlandini che, con un assetto prudente votato però alle ripartenze, perfettamente messo in pratica dagli undici in campo, riapre il discorso qualificazione a 40′ minuti dal termine della gara.

Il secondo tempo riparte con i padroni di casa giustamente arrabbiati per l’ epilogo della prima frazione di gara, ma al 42′ è la Virtus a rischiare di portare a termine l’impresa; Belardi ha maledettamente voglia di finire nel tabellino dei marcatori e lascia partire un gran tiro dalla 3/4 sinistra; la palla è tesa e forte, Castaldo la segue bene e compie uno strepitoso intervento deviando il tiro in calcio d’angolo. Sul corner successivo è De Martino ad anticipare tutti sul primo palo, ma il suo colpo di testa finisce alto di poco sopra la traversa. Al 45′ Rosso mette una palla interessante in area, Gerthoux ci arriva quasi in solitudine ma il suo piatto al volo finisce clamorosamente a lato alla destra di Vaglica.

La Virtus riprende fiato ed il Padova decide di abbassare il ritmo nella speranza di far scoprire i biancazzurri; al 51′ Mister Orlandini butta nella mischia Mancini al posto di Palmisani. Proprio Mancini al 55′ ha una grandissima occasione per completare la rimonta; Padova troppo sbilanciato sugli sviluppi di un corner e Virtus rapidissima a ripartire 2 contro 1; Pavone è geniale nel portar palla e nel portarsi addosso l’unico difensore biancoscudato; apertura splendida per Mancini che si ritrova a tu per tu con Castaldo; possiamo solo immaginare quanto potessero pesare in quel momento la palla e le gambe del ragazzo; lui che con i Regionali ha avuto una media realizzativa impressionante quest’ anno; conclusione a botta sicura e Castaldo si supera tuffandosi a terra sulla destra e respingendo in angolo il tentativo a rete.

Al 58′ entra Rondini per Belardi, ma nemmeno il tempo di riorganizzarsi che il Padova pareggia; stavolta l’incursione in area di Telesi è inarrestabile e la sua conclusione in diagonale supera Vaglica pareggiando nuovamente i conti.

La rete del Padova non è solo il gol del pari, è un pugno nello stomaco, è il mondo che ti crolla addosso; ora quell’ impresa, impossibile e quasi raggiunta in un paio di circostanze, appare adesso lontana. Il Padova mantiene il controllo della palla senza voler affondare, anche se al 67′ una palla messa in area viene colpita di testa da Gerthoux che rapidissimo anticipa tutti e mette di poco a lato. Al 68′ Pavone porta avanti una ripartenza e mette nelle condizioni Rondini di provare la conclusione in porta, tiro non fortissimo che viene bloccato da Castaldo.

Ci teniamo molto a sottolineare l’episodio del 70esimo, quando il Padova butta volutamente la palla in fallo laterale per permettere ad un giocatore rimasto a terra di ricevere le cure del caso; ripresa del gioco e tutti, specialmente i padroni di casa, si aspettano un’ azione d’attacco dei biancazzurri vista la buona posizione della rimessa laterale; palla in gioco sui piedi di quel “pazzo” di Cavalieri che, invece di giocarla, restituisce con grandissima sportività la sfera ai giocatori del Padova; grandi applausi del S.Appiani per il gesto di grandissima lealtà calcistica del nostro capitano.

Da un punto di vista delle occasioni accade ancora poco; al 78′ proprio Cavalieri prova a deviare in porta una palla messa in area da una punizione di Massagli, ma Castaldo è attento e blocca la sfera. Ancora un grandissimo gesto di fair-play dei nostri ragazzi al 79′ quando Gerthoux resta dolorante a terra e due dei nostri ragazzi lo accompagnano fuori per ricevere le cure mediche; altro episodio sottolineato dal pubblico di casa con un sentito applauso. Sarà proprio di Gerthoux l’ultima occasione della gara; destro dal limite, palla tesa ma centrale che finisce alta di poco sopra la traversa.

Con il triplice fischio del direttore di gara fa festa il Padova, bravo alla fine a spuntarla nel doppio confronto con i biancazzurri; il primo pensiero dei nostri ragazzi e del nostro staff è a loro, a complimentarsi per l’obbiettivo raggiunto, e la cordialità e la correttezza viste in campo in questo frangente sono da esempio per tutti gli amanti di questo sport.

I grandi protagonisti del match si avvicinano così a ricevere il meritato applauso per quanto visto in campo; le mamme presenti posano le rose a loro regalate dai propri figli ad inizio gara, perché è anche il giorno della Festa della Mamma, per rendere il giusto merito a questi ragazzi; l’applauso, in verità, assomiglia di più ad un grazie per la grande stagione fatta, per i bellissimi momenti vissuti in questo anno e per l’orgoglio di avere dei figli del genere.

Va quindi a questi ragazzi il primo ringraziamento; straordinario esempio di educazione, maturità, passione, dedizione al lavoro e professionalità, freddi e lucidi nei momenti difficili, gruppo forte e compatto nei momenti di aggregazione, autori di una prova di grandissima qualità contro un avversario molto forte, sempre in campo con grande orgoglio, onore e sportività. Molto del merito di questo risultato va sicuramente ad un grande Uomo, Gigi Orlandini, trascinatore ovunque e faro per questo gruppo, grande campione in campo, straordinario motivatore ed allenatore capace di aiutare la crescita di questi ragazzi sotto tutti i punti di vista, vera punta di diamante del nostro Settore Giovanile. Per non parlare del Responsabile Mimmo Ligorio, onnipresente in tutti gli aspetti gestionali, riferimento per i ragazzi e per lo staff, e grande esempio di correttezza, professionalità e umanità; un ringraziamento speciale va anche allo staff degli Under 17, Walter Capodieci, Antonio Degli Schiavi, Giuseppe Zaccaria e Piero Mero; figure insostituibili sempre a disposizione del gruppo con competenza, dedizione al lavoro e grandissima generosità.

Un ultimo pensiero va ai genitori; perché se è stata una stagione trionfale per questo gruppo, il merito è soprattutto anche il loro; bravissimi a trasmettere educazione e valori ai propri figli, instancabili sostenitori, attenti e discreti, calorosi ma mai polemici, bravissimi nel permettere allo staff, in tutto l’arco della stagione, di poter lavorare con grande serenità e tranquillità.

L’augurio è per tutti di poter ripercorrere la stessa strada anche il prossimo anno e di poter rivivere le emozioni e le gioie che questo gruppo ci ha regalato in questa fantastica stagione.

 

Tabellino Gara 

Virtus Francavilla Calcio : Vaglica, Laneve, De Martino, Cantore, Cavalieri, Cavaliere, Belardi (Rondini), Massagli, Pavone, Sozzo, Palmisani (Mancini). A disposizione Lacirignola, De Cruto, Zegarelli, Lentini, Lomartire, Rizzo. All. Gigi ORLANDINI

Padova : Castaldo, Antonello, Acampora, Gennaro, Boscolo, Ruggero, Piovanello (Asoletti), Gemini (Ferrari), Rosso (Poncia), Telesi (Schievano), Gerthoux. A disposizione Pranovi, Duru, Bassi, Tocco, Gamba. All. Josè LA CAGNINA

Reti : Sozzo 40+3′ (VF); 58′ Telesi (PD)

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